CALCOLO DELL’impronta ambientale – cittadini sostenibili

Paolo Neri, Relationship Manager Warrant Hub,    Paolo Carrara, Innovation Advisor Warrant Innovation Lab,          Eleonora Tandoi, Innovation Manager Warrant Innovation Lab.

 

La Commissione Europea ha istituito una piattaforma digitale sul proprio portale web per valutare l’evoluzione dell’impatto ambientale europeo come risultato del cambiamento dei sistemi produttivi e delle modalità di consumo

 

La Commissione Europea ha istituito una piattaforma digitale sul proprio portale web per valutare l’evoluzione dell’impatto ambientale europeo come risultato del cambiamento dei sistemi produttivi e delle modalità di consumo. Lo scopo è orientare cittadini e Nazioni verso un comportamento sostenibile attraverso il cosiddetto Life Cycle Assessment, un’analisi dell’intero ciclo di vita del prodotto, a partire dall’estrazione delle materie prime, passando per la produzione manufatturiera e successivo consumo, fino alla chiusura del circuito chiuso attraverso il suo riutilizzo e/o riciclo oppure, piuttosto, chiudendosi con il suo non auspicato smaltimento.

L’analisi è eseguita attraverso un sistema di valutazione composto da indicatori chiave, identificati in sede di definizione del Green Deal europeo;la Commissione ha architettato due tipi di calcolatori per due differenti destinatari: il primo per il calcolo dell’impronta di consumo, che indica la performance della particolare Nazione e quindi dell’Unione Europea nel suo complesso, ed il secondo per il calcolo dell’impronta del consumatore, che indica, invece, l’impatto ambientale del cittadino medio, accompagnando l’esame dello stile di vita a quello relativo alla produzione e successivo consumo. Gli impatti vengono assegnati al Paese dove il prodotto è consumato, includendo, quindi, nell’impatto della produzione generale quello delle importazioni ed escludendo, al contrario, quello delle esportazioni all’Estero.

Lo strumento pensato dalla Commissione è un sistema di stima che prende in considerazione 5 aree di consumo: alimentazione, mobilità, abitazione, energia e consumi, attraverso la rilevazione di 16 indicatori chiave, connessi con le emissioni in terra, acqua ed aria. Ogni indicatore, ha l’ulteriore utilità di aiutare a raggiungere uno dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals), gli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’ONU per progredire verso un futuro migliore. Questi ultimi agiscono su diverse sfere cruciali per la sostenibilità e, se non realizzati, possono compromettere la salute umana, la biodiversità e le scorte di risorse naturali del Pianeta.

Il goal n. 3 Buona Salute e Benessere è conseguito da un buon risultato negli indicatori della tossicità con/senza effetti cancerogeni sull’uomo, polveri sottili, radiazioni ionizzanti, formazione di ossidanti fotochimici; 

 il n. 6 Acque Pulite ed Igiene dalla valutazione di ecotossicità delle acque dolci e della scarsità d’acqua; 

 il n. 13 Azione Climatica dall’impatto sul cambiamento climatico, buco dell’ozono e utilizzo delle risorse fossili; 

 il n. 14 Vita sott’Acqua è influenzato dagli indicatori dell’eutrofizzazione marina e delle acque dolci;

 il n. 15 Vita sulla Terra si realizza in parallelo con bassa acidificazione, eutrofizzazione terrestre ed un ragionevole uso del suolo, delle risorse minerarie e metalliche.


 

I punteggi definiti attraverso l’analisi dei singoli indicatori sono poi riassunti in un unico valore, il cosiddetto single score, normalizzando per paese e ponderando per intensità ogni categoria rispetto all’impatto globale sull’ambiente. Il punteggio è compreso tra 0 ed 1, identificando una situazione di alto rischio oltre il valore 2, un’area di incertezza tra 1 e 2 e l’auspicata zona di sicurezza con valori minori di 1, nella quale le emissioni possono considerarsi a basso impatto ambientale.

 I risultati sono interpretabili attraverso la comparazione con i cosiddetti limiti del pianeta, una stima di soglie limite, proposte dalla comunità scientifica nel 2009, entro le quali l’umanità può agire in sicurezza e così preservare la stabilità dell’Olocene, epoca geologica in cui attualmente ci troviamo. Al contrario, superandole, i processi biofisici del Pianeta potrebbero condurre alla definizione di una nuova condizione di equilibrio con potenziali conseguenze negative per la razza umana.

Tale sistema di valutazione ha l’obiettivo di rispondere all’esigenza dei vertici europei di calcolare in modo sistemico l’impronta ambientale e guidare l’Europa verso la transizione sostenibile, facendo convergere l’azione di ogni signolo facendo convergere l’azione di ogni signolo individuo verso l’obiettivo n. 12 Consumo e Produzione consapevoli, che si rivela preliminare per la realizzazione di tutti gli altri SDGs; ciò permette il monitoraggio dell’avanzamento verso l’attuazione dei Piani d’Azione per , zero inquinamento, una produzione alimentare sostenibile e la conservazione della biodiversità. La Commissione sarà così in grado di stabilire ulteriori linee guida e definire politiche basandosi sugli stimati trend futuri e formulando possibili scenari di cambiamento degli stili di vita della popolazione, filiere produttive e tecnologia.

 

fonte: https://knowsdgs.jrc.ec.europa.eu/cfc

 

 

 

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