Maas: la mobilità come servizio

Andrea Fosco – Enhancers – Warrant Hub 

La trasformazione digitale della mobilità.  

 

La mobilità sostenibile è uno dei principali obiettivi per il processo di decarbonizzazione entro il 2050, promuovendo un’economia a basso impatto ambientale attraverso l’uso delle fonti rinnovabili.  

Poiché i veicoli convenzionali causano un’elevata quantità di emissioni di carbonio, governi di tutto il mondo stanno imponendo severe norme per frenare l’aumento dell’inquinamento. Pertanto, per ridurre l’impatto ambientale ed espandere il business nelle economie con norme rigorose sulle emissioni, diverse aziende leader nel campo della mobilità stanno trasformando la loro flotta in elettrica per offrire soluzioni di mobilità pulita per la popolazione urbana. Ad esempio, nel settembre 2020, Uber Technologies Inc. ha annunciato che entro il 2040 il 100% delle sue corse negli Stati Uniti avverrà con veicoli elettrici. 

In un simile contesto ambientale reso ancora più critico dalla pandemia da Coronavirus e dai suoi effetti sull’economia globale, è lo stesso modello di business del settore Automotive ad essere messo in discussione da fenomeni che possono essere ricondotti alla trasformazione digitale della mobilità, alla transizione da proprietà a disponibilità e all’impatto in termini di emissioni. 

Parallelamente agli aspetti sociali bisogna considerare anche gli aspetti generazionali. Nell’era del modello in abbonamento, di Netflix e Spotify, quasi tutto è condiviso piuttosto che posseduto. Questa tendenza si riflette anche nel modo in cui ci muoviamo, la digitalizzazione e l’emergere di nuovi servizi di mobilità stanno influenzando questo cambiamento soprattutto nella fascia più giovane della popolazione, la Gen Z. Si preferisce quindi passare a soluzioni di mobilità digitale e costruite sulle necessità degli utenti, creando opportunità per un coinvolgimento più intelligente. Dall’incentivazione di viaggi condivisi e modalità di trasporto a basse emissioni di CO2 all’offerta di promozioni e intrattenimento contestuali, MaaS va oltre una semplice app di viaggio: diventa anche un modo di soddisfare anche le esigenze di un nuovo stile di vita. 

 

Secondo l‘indagine “The Urban Mobility Daily, 2020”, infatti: 

Il nuovo paradigma può essere riassunto con il termine Mobility-as-a-Service (MaaS) che cambierà per sempre l’industria del fleet management. Parliamo di e-mobility, dell’incremento dell’offerta di vehicle subscription — ovvero la possibilità di usufruire, in cambio di un canone mensile, di veicoli scelti tra una vasta gamma di modelli in base alle proprie esigenze — di servitizzazione dell’auto.

A tal proposito, ecco le parole di Michele Crisci, presidente e AD di Volvo Car Italia, in un’intervista rilasciata ad auto.it 🎙

“Diventano importanti le nuove forme di possesso del mezzo legate a leasing e noleggio. Diventano preferibili per la clientela perché non impegnano grosse quantità di denaro, hanno costi conosciuti e affiancabili a servizi. Parliamo di auto avanzate, che hanno bisogno di assistenza e di essere aggiornate come i cellulari […] L’Italia ha bisogno di un piano strategico, perché le possibilità di crescita sono tante”

Se non è, quindi, più l’auto in sé ciò che conta, se ci avviciniamo a un mondo di “carless driver”: a fare la differenza diventa il modo in cui il veicolo viene reso disponibile, gestito e aggiornato, rendendo centrali customer care e loyalty.

Qual è la strada per superare l’approccio tradizionale alla mobilità?

Nessuno è più preparato delle aziende che operano nel leasing a guidare l’evoluzione dell’automobile da prodotto a servizio on demand.

La strada da percorrere deve essere “futureproof” e vede come vantaggi competitivi da valorizzare l’orientamento alla relazione, la conoscenza dei comportamenti, l’estensione della gamma e la riduzione delle emissioni.

3 best practice che i player dovranno tenere a mente nelle proprie strategie:

  • Multimodalità, ossia gestione della mobilità 360° e progettazione di servizi orientati al guidatore, prima ancora che al veicolo.
  • Fluidità, ovvero rendere semplice e priva di ostacoli l’esperienza dell’utente.
  • Affidabilità, cioè puntare su servizi che facciano sentire gli utenti costantemente curati.

Takeaways – I servizi di mobilità individuale dovranno essere consolidati in piattaforme di mobilità seamless in modo che l’utente non debba passare da un’app all’altra e la guida autonoma genererà nuove opportunità per modelli di business innovativi. Per rimanere a galla in un mondo di rivoluzione digitale, l’industria automobilistica deve adattarsi. I consumatori vorranno che le auto abbiano quante più innovazioni tecniche possibili, rendendo la loro vita più facile e comoda. A loro volta, alti livelli di sostenibilità e sicurezza saranno della massima importanza. Esperienze personalizzate, connettività e comfort saranno la chiave del successo per il futuro della mobilità come servizio.

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